Accertamento esecutivo anche per i tributi regionali

Nessuna preventiva notifica della cartella di pagamento o dell’ingiunzione fiscale per attivare le procedure di riscossione grazie all’introduzione dell’accertamento esecutivo anche per i tributi regionali. Le Regioni potranno avvalersi anche di società iscritte in un apposito albo tenuto dal dipartimento delle Finanze per la gestione delle proprie entrate

E’ quanto stabilito dal nuovo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali, previsto dalla legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2025 che rappresenta una svolta decisiva per il federalismo fiscale e per la gestione dei tributi locali e regionali velocizza i tempi di riscossione per comuni e province.

Da una parte, è rafforzata l’autonomia finanziaria di Regioni, Province e Comuni e dall’altra si favorisce l’adempimento spontaneo facilitando la collaborazione tra enti e contribuenti semplificando gli obblighi per cittadini e imprese.

COLLABORAZIONE ENTI E CONTRIBUENTI: COMPLIANCE

Ed infatti, proprio per creare un clima di fiducia tra contribuenti e Fisco gli enti territoriali dovranno adoperarsi nel rilasciare informazioni precise e veloci sulle norme tributarie; fornire strumenti di assistenza e consulenza giuridica; agevolare gli adempimenti cercando di evitare il rischio di errori; introdurre forme premiali per il contribuente ovvero misure incentivanti per l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti locali, sul modello già previsto per le Imposte statali, e garantire rimborsi rapidi.

Il decreto dà la possibilità di adottare strumenti di compliance e definizione agevolata anche per le entrate locali tramite l’invio, prima degli accertamenti, di lettere bonarie e avvisi per correggere errori o omissioni. Ciò vuol dire che i contribuenti saranno aiutati a mettersi in regola con sanzioni ridotte evitando il contenzioso. Gli enti territoriali potranno introdurre forme autonome di definizione agevolata, laddove per crediti difficilmente esigibili, procedure pendenti o controversie tributarie già in corso si faciliteranno riduzioni di sanzioni e interessi.

Ed allora, a partire dal 1° gennaio 2027 anche le Regioni potranno utilizzare l’accertamento esecutivo come già previsto per i tributi statali e comunali (ogni Regione potrà anticipare l’entrata in vigore). In sostanza, un atto unico vale come titolo per la riscossione forzata, e non sarà necessaria la notifica della cartella o ingiunzione fiscale. L’atto includerà l’intimazione al pagamento entro i termini di legge, riducendo così i tempi di incasso e favorendo una riscossione più efficace.

Le regioni o i soggetti affidatari, su richiesta del debitore, concedono la ripartizione del pagamento delle somme dovute fino a un massimo di 72 rate mensili, a condizione che il debitore versi in una situazione di temporanea e obiettiva difficoltà e secondo il seguente schema:

fino a euro 100,00 nessuna rateizzazione; 

da euro 100,01 a euro 500,00 fino a quattro rate mensili; 

da euro 500,01 a euro 3.000,00 da cinque a dodici rate mensili; 

da euro 3.000,01 a euro 6.000,00 da tredici a ventiquattro rate mensili; 

da euro 6.000,01 a euro 20.000,00 da venticinque a trentasei rate mensili;

oltre euro 20.000,00 da trentasette a settantadue rate mensili

TRIBUTI COMUNALI

Il decreto prevede nel settore dei tributi comunali per le violazioni commesse dopo il 1° gennaio 2026 sanzioni amministrative più proporzionate e coerenti:

  • per omessa dichiarazione IMU, TARI e imposta di soggiorno (con minimo

50 euro) sanzione piena del 100%

  • per dichiarazione infedele sanzione ridotta al 40%
  • Procedure uniformi anche per il contributo di sbarco.

Un modello unico telematico che uniformerà le procedure, rendendo gli adempimenti

fiscali più snelli e accessibili.

BOLLO AUTO

Con le novità introdotte il bollo auto è considerato tributo proprio derivato con maggiore autonomia impositiva, e le Regioni, di conseguenza rafforzano il potere normativo.

Anche qui è introdotto il meccanismo di accertamento esecutivo, pensato per velocizzare il recupero dei mancati pagamenti.

Il pagamento annuale, ed in un’unica soluzione, basato sul mese di immatricolazione; il criterio di attribuzione del gettito cambia giacchè le Regioni riceveranno il gettito in base al luogo della gestione ordinaria, non solo alla sede legale (principio di territorialità); molto più snella la procedura per l’interruzione del tributo in caso di cessione del veicolo a un rivenditore. Il fermo amministrativo non sospende l’obbligo di pagamento della tassa.

Avv. Iolanda Pansardi

BP Studio tributario & societario

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